Date le tante richieste che ci sono pervenute dagli acquirenti in merito alla resina "veloce", abbiamo deciso di riportare in questo articolo le diverse caratteristiche delle due resine.

COS'E' LA RESINA TRASPARENTE EPOSSIDICA?

Prima di trattare quali sono le diverse caratteristiche, facciamo una piccola introduzione generale sulla resina epossidica. Questa tipologia di resina è quella più comunemente utilizzata nell'ambito creativo e del fai da te, in quanto è multiuso e può essere applicata in una molteplicità di diversi settori, superfici, creazioni e utilizzi (ad esempio usata come rifinitura finale per proteggere o dare lucidità ad un manufatto). Inoltre grazie ai diversi pigmenti, coloranti e glitter che si trovano in commercio può assumere variegate tonalità, sfumature ed effetti che rendono un artigiano un vero e proprio artista.

La resina  trasparente epossidica viene commercializzata in due flaconi, in uno vi si trova il componente A e nell'altro un componente B che miscelati insieme nelle giuste dosi permettono, dopo un determinato passare di tempo, la catalizzazione e l'indurimento del composto.

Al formulato della resina vengono solitamente aggiunti degli speciali additivi che ne prevengono l'ingiallimento nel tempo (vista la forte sensibilità ai raggi uv che nel tempo rovinerebbe la creazione) e altri additivi che favoriscono l'uscita delle bolle d'aria che si formano nella fase di miscelazione dei due composti. Un'altra caratteristica molto importante nella scelta della resina è la viscosità, ma soprattutto la sua durezza; resine di bassa qualità possono risultare molto fragili e le creazioni si possono rompere anche con piccoli urti.

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QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA LE DUE RESINE?

Prima di iniziare questo paragrafo bisogna ricordare che entrambe le suddette resine sono a base epossidica e quindi le caratteristiche intrinseche sono abbastanza similari. Quello che varia nelle caratteristiche è dovuto al diverso indurente che viene utilizzato. Detto questo ci sono alcune differenze reali o potenziali tra le due tipologie.

Utilizzando la resina epossidica trasparente "standard" si può vedere che ha una catalizzazione lenta, graduale e costante nel tempo e che arriva ad una buona maturazione (cioè il livello di indurimento della colata) dopo circa 24 ore. Questo modo di catalizzare ha il vantaggio di facilitare la fuoriuscita delle bolle d'aria e di non creare una forte reazione esotermica del prodotto e quindi permette anche di effettuare colate di maggiore spessore (max 1,5 -2 cm). Il lato negativo, se così può essere definito, è sicuramente il maggior tempo di presa e quindi un più lungo tempo da attendere prima di poter sformare la colata dallo stampo siliconico.

In contrapposizione la resina epossidica trasparente "veloce" è una resina che ha il vantaggio di iniziare la fase di catalizzazione con uno sprint inziale e di essere quindi sformata dallo stampo siliconico già dopo circa 4 ore a 25 °C (il tempo dipende da diversi fattori ambientali e dallo spessore del liquido versato). Questo fattore permette il riutilizzo dello stampo in silicone più volte nell'arco di una stessa giornata. Inoltre, un tempo di presa più veloce può essere utile in determinate tipologie di lavorazioni con la resina (ad esempio nella modellazione della stessa o nella creazione di determinate forme). 

Il pro di questa veloce reazione chimica può in alcuni casti scontrarsi con quelli che potrebbero essere in generale alcuni contro:

  • Una catalisi troppo velocizzata può in alcuni casi creare la formazione di micro bolle che non hanno il tempo necessario per fuoriuscire dalla colata (questo si potrebbe verificare se si lavora con range di temperature abbastanza elevate).
  • La reazione esotermica che viene a crearsi durante la fase della catalisi è quasi sempre molto forte (specialmente su colate troppo spesse che possono raggiungere, ma anche superare i 100°C). Questo oltre ad essere pericoloso nel caso di contatto con la pelle (N.B. utilizzare sempre gli adeguati DPI), può portare ad un accelerato degrado totale o parziale della lucentezza degli stampi siliconici e allo stesso tempo non permette di effettuare colate di spessore più elevato. Infatti, questa tipologia di resina può essere utilizzata in spessori che vanno da un minimo di 2 mm ad un massimo di 1 cm. 
  • Colate di spessore molto elevato potrebbero tendere ad un possibile ingiallimento. Questo fenomeno può essere dovuto ad una "cottura" della resina ed avviene quando la massa di prodotto raggiunge temperature molto elevate per un tempo prolungato. 
  • La resina in forma sottile e di spessore non troppo elevato potrebbe risultare più fragile rispetto ad una resina trasparente epossidica tradizionale dello stesso spessore. La fragilità si può riscontrare anche dopo la "cottura". 
  • A parte la possibilità di togliere anticipatamente la colata dallo stampo, la maturazione del prodotto risulta quasi sempre essere totale dopo molte più ore.

Detto questo bisogna però dire che non tutte le resine ad indurimento veloce sono uguali tra loro e che alcune di queste non presentano tutti o parte dei punti elencati in precedenza. Tuttavia, alcune considerazioni generali sulle caratteristiche di questa resina rimangono valide.

CONCLUSIONE

In conclusione possiamo dire che la resina perfetta non esiste e come in ogni circostanza la scelta migliore è quella basata sulla funzionalità, cioè, sull'utilizzo che se ne deve fare. Entrambe le resine possono essere compatibili per determinate lavorazioni, ma in taluni casi potrebbe essere preferibile utilizzare una piuttosto che l'altra.

Se lo scopo è quello di effettuare colate per gioielli o creazioni di spessori ridotti che rientrano all'interno del range specificato sopra, allora, la resina veloce può essere una valida soluzione per abbreviare i tempi di attesa nella sformatura dei pezzi dallo stampo. 

Invece, se dovete effettuare delle colate che richiedono spessori un po' più elevati, oppure, se non avete nessuna fretta di attendere qualche ora in più per la sformatura la scelta migliore è sicuramente una resina trasparente epossidica tradizionale. La pazienza è la virtù dei forti! 

Se proprio dovete effettuare delle colate di altissimi spessori che di media sono 4 - 10 cm allora la scelta del tipo di resina è solamente una ed è la Diamond TL. Questa tipologia di resina è dotata di una polimerizzazione molto lenta che permette di lavorare e colare grandi quantità di resina senza raggiungere temperature elevate. La Diamond TL è la soluzione perfetta per chi ad esempio deve realizzare dei tavolini in resina o delle piramidi di grandi dimensioni.   

Se hai trovato utile ed interessante leggere questo articolo, oppure, hai utilizzato entrambe le tipologie di resina descritte e vuoi fornire la tua esperienza di utilizzo puoi lasciare un commento nell'apposito spazio che troverai al di sotto di questo post.