INTRODUZIONE

Il termine pasta polimerica in tantissimi casi crea notevole confusione tra le persone e gli utilizzatori di materiale creativo e alcuni non sanno proprio di cosa si stia parlando. Altre persone utilizzano quotidianamente questi materiali, ma non sono consapevoli del loro termine. 

Cercheremo attraverso questo articolo di fare maggiore chiarezza sull'argomento e trattare nel dettaglio quali sono gli le tecniche di lavorazione.

COSA SONO?

Le paste polimeriche sono dei materiali (e come dice il nome sono delle paste) che derivano dal petrolio e che possono essere facilmente modellate. Si differenziano da altri prodotti dallo scopo similare come l'argilla o il noto Das in quanto non tendono a seccarsi se tenute all'aria,se non dopo tantissimo tempo, tuttavia risulta possibile ammorbidire la pasta con il calore delle mani o nel caso del Fimo con un apposita pasta chiamata Fimo Mix Quick. La cottura ad alta temperatura è l'unica modalità che permette di indurire la pasta e rendere definitiva una lavorazione, creazione o scultura.

Queste paste sono molto apprezzate dagli utilizzatori in ambito creativo, in quanto sono disponibili in tantissime tonalità di colorazioni ed effetti e sono facilissime da utilizzare.

La pasta polimerica più antica risulta essere il Fimo, ideata in Germania nel lontano 1939 da Kaethe Kruse nota pioniere della produzione tedesca di bambole. Le sue opere originali sono oggi dei veri e propri pezzi da collezione, molto preziosi a causa del loro realismo e durata nel tempo. Mentre la Kruse era alla ricerca di nuovi materiali da utilizzare per plasmare la testa delle bambole, arrivò ad inventare la pasta Fimo, un materiale molto malleabile e duttile che però non era adatto agli scopi industriali e per questo venne immediatamente scartato. Nello stesso momento, la figlia Shopie (soprannominata Fifi) si divertiva a giocare con gli scarti colorandoli e lavorandoli creando degli oggetti decorativi.

Nel 1954, la creatrice di bambole Kaethe Kruse decise di immettere l'innovativa pasta modellabile in commercio sul mercato con la denominazione di "Fimoik". Il nome del prodotto deriva dalla combinazione del soprannome della figlia (che si divertiva moltissimo ad utilizzarla) e dalla parola "mosaik". Essendo la donna già molto nota nell'industria dei giocattoli, il nuovo prodotto riscosse in pochissimo tempo un enorme successo , tanto dieci anni più tardi vendette il marchio alla più che nota azienda Faber che iniziò a commercializzarlo con il nome di FIMO.

QUALI TIPOLOGIE ESISTONO?

Oggi in commercio esistono tantissime tipologie di paste (argille) polimeriche, ma le più note ed utilizzate sono:

FIMOLa cottura deve avvenire ad una temperatura di 110° C (e non superiore dei 130° C) per un tempo che varia in base alla dimensione dell'oggetto che si è creato. Una cottura troppo breve oppure troppo lunga, modifica le caratteristiche tecniche della pasta rendendola friabile e poco resistente. Invece una cottura ad una temperatura troppo elevata libera delle sostanze tossiche e pericolose per la salute, per questo motivo è importante non superare la temperatura indicata sopra la confezione e dotarsi di fornetto ed annessi accessori che saranno utilizzati per questo unico scopo. In vendita è possibile trovare molteplici varietà di colori ed effetti e anche tantissimi strumenti che permettono di lavorare al meglio questa pasta. Risparmia acquistando online Fimo Soft e Fimo Effect.

CERNIT: prodotto molto simile al precedente, ma con una malleabilità inferiore e quindi adatto per scultori più esperti. E' disponibile in colorazioni più naturali e presenta un migliore "effetto porcellana". La cottura del prodotto avviene a temperature più elevate rispetto al fimo, ma sempre in un range che varia tra 110-130°C. Per rendere abbastanza duro il prodotto è possibile bollirlo in acqua per un tempo di circa 20-25 minuti. Come per il fimo è molto importante che qualsiasi attrezzatura venga utilizzata per lavorarlo (forno, pentole, ecc.) siano poi utilizzati sempre e solo per questo scopo.

KATO: questo prodotto viene anche definito con il termine di argilla polimerica. Prende il nome da Donna Kato che partecipò alla sua realizzazione. E' un prodotto molto malleabile e stabile dal punto di vista del colore, che richiede tempi di cottura ridotti (circa 10 minuti). Una volta scolpito non si deforma facilmente.

PASTA SCULPEYrispetto agli altri prodotti in commercio, questa pasta presenta una consistenza più soffice che si presta anche per lavorazioni fatte da scultori senza grande esperienza. Questo prodotto deve essere cotto a 130°C per un tempo di circa 15 minuti.

QUALI SONO LE TECNICHE DI LAVORAZIONE?

Il Fimo e le altre argille polimeriche possono essere lavorate attraverso molteplici tecniche.

  • Scolpitura: il fimo può essere scolpito in modo simile ad altri materiali da modellazione come l'argilla o la ceramica. Prima dell'indurimento gli artisti possono aggiungere fili o altre materiali per dare alla creazione dettagli aggiuntivi. Possono essere aggiunte lamine di alluminio per supportare e rinforzare le aree di grandi dimensioni della creazione.
  • Bastonatura, Cannatura o Millefiori: la cannatura, conosciuta anche come millefiori, trae origine da una tecnica in cui un disegno bidimensionale è costruito in tre dimensioni, con i vari elementi colorati del disegno che si estendono per tutta forma dalla superficie anteriore a quella posteriore. Una volta completata la forma iniziale, la "canna" può essere tagliata (con la lama tenuta parallela alla superficie anteriore) per ottenere una serie di copie identiche del disegno. Con le paste polimeriche le forme più utilizzate sono quelle rotonde o quadrate in quanto più facili da lavorare, ma è possibile effettuare anche forme più complesse. 
  • tecnica millefiori
  • Miscelazione di colori: le paste polimeriche sono vendute in diverse colorazioni. Quando ancora le paste sono morbide (ovvero prima della cottura) è possibile miscelare le differenti paste colorate per creare nuovi effetti.
  • Perline: l'argilla polimerica può essere formata in perline e forate, prima della cottura o successivamente, per realizzare collane, bracciali o orecchini. 
  • Lucidatura: attraverso l'uso della carta vetrata e l'acqua un artista può levigare la creazione in pasta polimerica cotta, per creare un effetto estremamente lucido. Può essere utilizzato anche uno strumento meccanico come il Dremel regolato a bassa velocità.
  • Mezzi misti: alla pasta polimerica possono essere mescolati altri materiali come ad esempio i glitter per creare effetti interessanti e accattivanti. Questa tecnica è molto adatta quando viene utilizzato il Fimo Traslucido.